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Autovalutazione

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Perché parlare di autovalutazione?

Il tema della valutazione nella scuola ha una riconosciuta centralità in virtù della natura stessa dell’istituzione scolastica che è impegnata in un costante adeguamento della propria azione ai cambiamenti culturali e sociali del contesto in cui si trova ad operare. Le giovani generazioni sono i recettori più sensibili delle nuove tendenze e la scuola non può perdere la sfida di continuare ad essere per loro una proposta educativa credibile ed efficace.

Capacità di cambiamento significa saper analizzare e mettere in discussione il proprio assetto attuale per progettare un miglioramento coerente con gli obiettivi che descrivono un nuovo livello di operatività. Un attento esame della situazione e un’obiettiva valutazione degli esiti acquisiti permette di avviare il processo di miglioramento. Tale sequenza di azioni nella scuola è stata da sempre riservata alla valutazione degli apprendimenti degli studenti, con impegno e applicazione crescenti da parte di esperti e insegnanti che da almeno tre decenni si sono dedicati ad approfondimenti docimologici, a sperimentazioni nella prassi didattica e a riforme del sistema di valutazione degli esiti scolastici di fine anno.

Con il varo, però, dell’autonomia scolastica, regolamentata dal DPR n. 275/1999, la necessità di valutare gli esiti delle istituzioni scolastiche ha finito per coinvolgere, necessariamente, un ambito più vasto di interesse. La scuola autonoma è un organismo funzionante grazie alla regolata interazione di tutte le sue componenti: essa realizza un equilibrio tra responsabilità decisionali, doveri gestionali e capacità professionali in cui ogni elemento trova una valenza di interdipendenza sistemica. Il livello di qualità di una scuola, quindi, non si misura in singoli risultati positivi legati a singole prestazioni di eccellenza, ma nella funzionalità intera del sistema capace di integrarsi e crescere. In un contesto di autonomia, inoltre, aumenta la responsabilità della scuola nel rispondere del proprio operato: un ente che offre un servizio pubblico e ha autonomia decisionale deve, in qualche modo, garantire un’offerta trasparente e una rendicontazione esauriente ai suoi portatori di interesse di riferimento, in questo caso le famiglie degli studenti, il contesto territoriale e i soggetti finanziatori.

La scelta della nostra scuola

L’ISIS Paolo Carcano, nel corso dello scorso anno scolastico, ha provveduto a predisporre le condizioni per poter avviare da settembre 2014 l’attività di autovalutazione.

E’ stato istituito un Nucleo di Autovalutazione (NAV), composto da un rappresentante per ciascuna delle componenti della scuola (docenti, genitori, studenti e personale ata) e dalla Prima Collaboratrice in rappresentanza del Dirigente scolastico. Il NAV avrà la responsabilità di esaminare discutere e valutare i dati raccolti sulla situazione e sulle attività della scuola.

Il Consiglio di Istituto e il Collegio Docenti hanno scelto di individuare una Funzione Strumentale che si occupasse di Autovalutazione. I compiti della FS sono stati declinati nel Documento organizzativo della scuola. Alla FS spetta, in particolare, il compito della raccolta dei dati utili alla stesura del “Rapporto di autovalutazione”, il coordinamento del Nucleo di autovalutazione e la stesura del “Rapporto”.

Nella consapevolezza che il processo di autovalutazione non si esaurisce in una procedura burocratica richiesta dal ministero, ma è l’occasione per una vera assunzione di responsabilità di una scuola che vuole migliorarsi, il nostro Istituto intende avviare i primi passi di un processo di autovalutazione parallela a quella “ufficiale” per indagare in modo più capillare e specifico i campi di attività che, di volta in volta, saranno ritenuti più sensibili e rilevanti per la vita dell’Istituto stesso.

L’attività di autovalutazione è destinata a diventare il luogo di osservazione della rete delle attività che si svolgono a scuola e, inoltre, il centro propulsore della vitalità del “sistema scuola”.

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La normativa di riferimento

Di valutazione delle scuole si parla ormai, in termini culturali, da più di vent’anni, ma è dagli inizi degli anni 2000 che è stata avviata una serie di interventi legislativi che hanno portato all’istituzione dell’INVALSI (DPR n. 258/99), l’ente che ha svolto indagini annuali sui risultati dell’apprendimento degli studenti italiani in italiano e matematica, e del Servizio Nazionale di Valutazione (DL n. 286/2004), con il compito di valutare l’efficienza e l’efficacia della scuola. E’, infine, con una legge del 2011, attuata con il “Regolamento Sul Sistema Nazionale di Valutazione del sistema di istruzione e formazione” (DPR n. 80/2013), che prende forma una nuova idea di valutazione delle scuole.

Con il “Regolamento” del 20013 viene abbandonata la visione premiale o punitiva della valutazione che aveva caratterizzato alcune proposte precedenti e messo in allarme i soggetti interessati, istituti e docenti. Vengono fissate le finalità della valutazione tese al miglioramento dell’offerta formativa, alla riduzione delle differenze tra le scuole sul territorio nazionale, al rafforzamento delle competenze degli studenti e alla diminuzione della dispersione scolastica, con un’attenzione alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti diplomati, nel mondo del lavoro e negli studi universitari. La funzione del controllo esterno nella valutazione delle scuole si attenua e viene invece valorizzato il percorso autonomo di autovalutazione. Le scuole potranno acquisire gli strumenti per lo sviluppo dell’azione di autovalutazione e di miglioramento attraverso l’analisi dettagliata e documentata della propria situazione di partenza e delle risorse a disposizione, il controllo dei processi messi in atto in ogni campo di attività, il supporto fornito dagli istituti preposti al coordinamento e al monitoraggio di tutta l’azione e a fornire la formazione del personale.

La seconda importante novità che si evince dal “Regolamento” è lo spostamento della prospettiva da una valutazione esclusivamente rivolta ai risultati ad una valutazione interessata anche ai processi che la scuola mette in atto per raggiungere i propri obiettivi, con un’attenzione specifica, quindi, per gli aspetti organizzativi e gestionali del lavoro delle singole componenti operanti in un istituto scolastico.

Che cosa devono fare le scuole?

L’anno scolastico 2014/2015 apre il triennio nel quale si svilupperà il procedimento di valutazione previsto dal “Regolamento” e declinato nei tempi e nei modi indicati dalla Direttiva Ministeriale emanata nel settembre 2014.

Entro dicembre 2014 l’INVALSI fornirà alle scuole gli strumenti per avviare la raccolta dei dati utili alla valutazione in modo che a gennaio possa partire il vero e proprio processo di autovalutazione.

Il “Rapporto di autovalutazione” e il “Piano di miglioramento” saranno pronti entro giugno 2015 e inviati all’Amministrazione e all’INVALSI entro luglio 2015, nonché pubblicati sul sito della scuola e in Scuola in chiaro.

Negli anni 2015/2016 e 2016/2017 verrà attuato il “Piano di miglioramento” e nel luglio 2016 verrà predisposto un primo aggiornamento del “Rapporto di autovalutazione”. Nel luglio del 2017 verrà pubblicato da parte delle scuole, sul sito di Scuola in chiaro, un “Rapporto di rendicontazione sociale” per rendere noti i risultati raggiunti nel processo di miglioramento.

La valutazione esterna delle scuole verrà effettuata da un corpo ispettivo previsto dal “Regolamento” e formato da dirigenti tecnici e esperti individuati secondo criteri stabiliti dall’INVALSI. I nuclei ispettivi così costituiti svolgeranno, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, le visite alle scuole scelte a campione, con particolare attenzione per quelle che non presenteranno requisiti in linea con gli indicatori nazionali di efficienza e di efficacia definiti dall’INVALSI.

 

Verbali riunioni NAV

 verbale 18 dic 2014

verbale 20 apr 2015

verbale 29 apr 2015

verbale 15 mag 2015

verbale 22 mag 2015

verbale 15 giugno 2015

Esiti questionari 2015

Risposte insegnanti

Risposte genitori

Risposte studenti

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20 Mar 15 - Questionario genitori

Vi saremmo grati se voleste compilare il questionario genitori per il processo di autovalutazione d’istituto.