Ricerca di eventuali ammine cancerogene nei coloranti della tovaglia

Principi

La gascromatografia è una tecnica che viene utilizzata per la separazione di miscele organiche. Questo principio viene sfruttato nei laboratori di ricerca e di controllo qualità per vari scopi, come il controllo degli inquinanti atmosferici, l'analisi degli alimenti e la determinazione di ammine cancerogene in coloranti o di pesticidi nei prodotti alimentari o chimici. Questa tecnica cromatografica è costituita da una fase mobile ( gas permanente ) e da una fase stazionaria. Il gas fluisce attraverso una colonna in cui è posta la fase stazionaria; all'uscita è posto un rivelatore che segnala il passaggio dei diversi componenti della miscela ad un sistema di rivelazione dei segnali (software). Con questa tecnica è possibile analizzare campioni gassosi, liquidi o solidi, purché siano opportunamente solubilizzati e possano essere vaporizzati.

Applicabilità

La ricerca di eventuali ammine cancerogene nei coloranti utilizzati per la tintura può essere applicata su ogni tessuto.

Apparecchiature

Gascromatografo collegato ad un computer

Bilancia analitica

Bagnomaria

Colonna con farina fossile

Siringa

Reagenti

tessuto

soluzione acquosa di sodio tionito

ter-butilmetiletere

Procedimento

Preparazione del campione:

Tagliare il tessuto in pezzettini di circa 0,5 cm2 l’uno. Pesarne un grammo facendo attenzione a prendere tutti i colori presenti sul tessuto e nelle stesse proporzioni. Dopo aver messo i pezzettini di tessuto in provetta aggiungere la soluzione tampone e mettere il tutto in bagnomaria a 70°C per circa 30min.

Dopo di ciò iniettare con una siringa 3,0 ml di soluzione acquosa di sodio tionito e lasciare a riposo a bagnomaria per altri 30 minuti; quindi raffreddare sotto acqua corrente.

Trasferire la soluzione così ottenuta su colonna con farina fossile (precedentemente lavata e preparata) strizzando le fibre con l’aiuto di una bacchetta di vetro e lasciando riposare per 15 minuti. In seguito aggiungere 10ml di ter-butilmetiletere alle fibre contenute in provetta e, dopo 15 minuti, trasferire la soluzione nella colonna di farina fossile.

Ripetere l’operazione con gli stessi tempi aggiungendo 10 e poi 20 ml di ter-butilmetiletere. Da ultimo aggiungerne 40 ml direttamente in colonna.

Concentrare poi gli estratti eterei a circa 1ml in debole vuoto in rotavapor; in seguito evaporarli a secchezza per mezzo di una corrente di gas inerte. In fine riprendere immediatamente il residuo in 20 ml di solvente e quindi analizzare.

Risultati ottenuti

Osservazioni

Nei coloranti utilizzati per la tintura del campione di tessuto da noi preso in analisi non sono presenti ammine cancerogene. Il tessuto è quindi a norma di legge.


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