Ricerca dei coloranti
Principi
È proibita laggiunta di sostanze coloranti, anche se naturali ed innocue, alle paste alimentari e la loro ricerca è interessante sia per le paste alluovo che per quelle comuni, in cui laggiunta di piccole quantità di coloranti gialli può servire a mascherare il colore grigiastro presentato da quelle di qualità scadente; una colorazione gialla rende inoltre più simile alle paste di grano duro quelle confezionate con semole mescolate a sfarinati di grano tenero.
Per colorare la pasta si fa ricorso illegalmente alla miscelazione con farine naturalmente colorate in giallo, principalmente di mais, oppure allaggiunta di sostanze naturali gialle (carotinoidi, riboflavina) o sostanze coloranti sintetiche.
Applicabilità
Questa analisi può essere applicata su tutti i tipi di pasta presenti in commercio.
Apparecchiature
Bagnomaria
Beuta
Filtri
Vetrino da orologio
Colonna gascromatografica
Spettrofotometro UV/visibile
Reagenti
Etere di petrolio 40-70°
Metanolo
Na2SO4 anidro
Eluente: A : etere di petrolio- acetone 1:9, B etere di petrolio- acetone 1:1, C alcool etilico.
Fase stazionaria: celite e ossido di magnesio 1:2
Procedimento
La prima operazione da effettuare è quella di pesare i due campioni da analizzare, nel nostro caso le pesate sono: 10,0 grammi di pasta verde e 10grammi di pasta gialla, in due mortai di porcellana; sminuzzare successivamente i campioni. Aggiungere 25 ml di metanolo, mescolare e lasciare decantare. Si può osservare che il metanolo assume una colorazione verde nel caso della pasta verde e giallo-arancio nella pasta gialla. Dopo circa mezzora separare il solvente dal campione macerato. Aggiungere poi 25 ml di metanolo e 35 ml di etere di petrolio, e ripetere il trattamento con 25 ml di metanolo e 50 ml di etere di petrolio; essendo le due fasi insolubili possono essere separate.
Per scartare la fase alcolica inferiore, osservando che mediante filtrazione la colorazione rimane sulle pareti del filtro, pipettare la fase superiore e raccoglierla in un imbuto separatore. Aggiungere 50 ml di acqua distillata e agitare delicatamente. Aggiungere allemulsione un cucchiaio di NaCl e scartare la fase acquosa. Raccogliere letere rimasto in un palloncino insieme a un cucchiaio di Na2SO4 anidro. Lasciare la soluzione al buio per una mezzora, al termine della quale si fa evaporare letere su evaporatore rotante a flusso di azoto, riducendo il volume a 5ml. Contemporaneamente si può preparare la colonna; pesare in un becker la fase stazionaria, alla quale aggiungere poi una piccola aliquota di eluente A. Miscelare e inserire nella colonna. L'analisi va effettuata sotto vuoto per favorire lo scorrimento della fase mobile. A questo punto aggiungere il campione ed eluire con l'eluente A, fino alla formazione di una banda gialla. Raccogliere in una cuvetta la soluzione gialla che successivamente verrà letta allo spettrofotometro usando come bianco l'eluente A. Senza lasciare andare a secco la colonna aggiungere l'eluente B che farà apparire una banda giallo-verde che rappresenta la clorofilla B. Raccogliere in una cuvetta e leggere l'assorbanza . Eluire infine con l'eluente C fino all'apparizione di una banda verde, raccogliere in una cuvetta e leggere lassorbanza. Registrare lo spettro di assorbimento delle frazioni eluite fra 350 e 750 nm.
Risultati ottenuti
Tramite la lettura allo spettrofotometro delle tre frazioni, si sono ottenuti i seguenti risultati:
pasta verde: nel primo grafico lo spettro delle assorbanze mostra un massimo abbastanza evidente intorno a 410 nm; nel secondo grafico, invece, il massimo non è ben definito, ma è composto da vari picchi nella zona di lunghezze donda da 420 a 470 nm circa.
pasta gialla: dopo avere effettuato leluizione con tutti e tre gli eluenti, non si è ottenuto uno spettro con dei valori massimi di assorbanza ben definiti riconducibili ad eventuali coloranti.
Nel primo grafico si può osservare lo spettro di assorbimento dei Caroteni, mentre nel secondo spettro quello della clorofilla A.
Osservazioni
Confrontando gli spettri ottenuti nella lettura delle sostanze componenti la pasta verde con quelli delle singole sostanze coloranti, possiamo ritenere valida la tesi che esse siano: clorofilla A (con un massimo di assorbanza a circa 410 nm, nella zona del blu-verde) e caroteni (con vari massimi di assorbanza compresi fra 420 e 470 nm, nella zona del giallo). La pasta gialla invece non ha mostrato uno spettro di assorbanza interessante; molto probabilmente la colorazione gialla non è dovuta ad eventuali coloranti presenti, ma alla colorazione datagli dalle uova aggiunte al momento dellimpasto.